Quando il vino racconta un territorio
A Carmignano, nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II, c’è un piccolo museo dove il protagonista è il vino e dove il vino diventa poi un pretesto per raccontare delle genti che abitano ed hanno abitato il paese, della loro storia e cultura, della mezzadria e di una civiltà contadina oramai scomparsa. All’interno, la sera, si organizzano corsi e serate di degustazione.
Le sale si susseguono in parte di quelle che furono le cantine Niccolini, da dove all’inizio del secolo scorso copiosi carichi di vino partivano verso la Svizzera, la Germania e perfino oltre oceano. A gestire il museo, di proprietà dell’amministrazione comunale, è la Pro loco di Carmignano.
Nelle sale ci sono antichi attrezzi agricoli, ma anche tante informazioni frutto di ricerche di archivio. Carmignano è del resto terra di antiche tradizioni vinicole. Grazie ad un bando granducale del 1716 di un Medici, Cosimo III, è tra la Doc ante litteram più antiche d’Europa. Forse la più antica.
Sulle pareti si susseguono le citazioni che di questo vino hanno fatto nei secoli letterati illustri e meno illustri, pittori e poeti. Non mancano le curiosità – esposta c’è la collezione Melis, ottocento bottiglie da tutto il mondo, vecchie anche un secolo – e allo studio ci sono postazioni multimediali dove iniziare un altro viaggio, stavolta virtuale.
Il Museo della vite e del vino, affidato dall’Amministrazione Comunale in gestione alla Pro Loco, è stato inaugurato il 25 settembre 1999. Ma la suo idea e progettazione, più volte mutata negli anni, inizia col 1992. E dal 1999 sono cambiati un paio di volte pure gli allestimenti all’interno.
Il progetto scientifico originario è di Paolo De Simonis, gli arredi e gli allestimenti iniziali sono stati studiati dall’architetto Cammilli. Alla ristrutturazione del 2002, che ha interessato soprattutto la prima sala che ora può ospitare assaggi, lezioni e proiezioni, ha collaborato l’architetto Valentino Spinelli. Qualche anno dopo si sono aggiunti pannelli con vecchi attrezzi agricoli restaurati da Alfredo Rosati. Tra il 2009 e il 2010 ulteriori interventi hanno permesso la realizzazione di un piccolo magazzino.
Ingressi
Dal 2006 l’ingresso al museo è gratuito.
Si pagano invece le visite guidate:
3 euro a persona;
20 euro per gruppi (da 10 a 25 persone):
Gratis i bambini fino a 12 anni, scuole e pensionati del territorio comunale, accompagnatori e guide turistiche.
Corsi e laboratori enogastronomici
Presso il Museo della vite e del vino vengono organizzati corsi modulari legati alle produzioni del territorio e non solo, come ad esempio corsi dei degustazione del vino e potatura dell’olivo.
Sono stati inoltre organizzati corsi di potatura della vite, innesto alberi da frutto, riconoscimento delle piante selvatiche alimentari, alimentazione naturale-macrobiotica e corsi di fotografia.
Laboratori didattici per le scuole
Al Museo della vite e del vino vengono organizzati laboratori didattici assieme ad esperti del settore, specifici per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con possibilità di visite a fattorie ed aziende locali. Le attività riguardano i prodotti enogastronomici tipici di Carmignano, la sua storia, il patrimonio storico-artistico del territorio, la storia della mezzadria e la cultura contadina in genere.
Si consiglia di contattare direttamente il museo per informazioni e orari aggiornati.
Contatti
Orari
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Dal martedì al venerdì e ogni 1° domenica del mese 9.30 – 12.30 | 15.30 – 18.30
Sabato 9.30 – 12.30
Visite guidate su prenotazione.
Info: +39 055 8712468