Orto bioattivo, un passo avanti al Biologico
L’agronomo Andrea Battiata, membro della Società Toscana di Orticultura, ha perfezionato un sistema di gestione dell’orto biologico che dà ottimi risultati in termini di resa e di valore nutrizionale dei prodotti, realizzando a Firenze con la sua azienda – l’Az. Agr. Ortobioattivo – certificata biologica, l’orto bioattivo.
Il primo orto bioattivo è stato realizzato a Bellosguardo, una collina di Firenze panoramica sulla città. Un ettaro coltivato che serve 130 famiglie organizzate come CSA (Community Supported Agriculture), comunità che supporta l’agricoltura, un modello che consente alle famiglie aderenti di ricevere prodotti agricoli biologici prodotti localmente attraverso un rapporto diretto con i produttori.
Oggi sono più di cinquanta gli orti Bioattivi che Andrea Battiata ha aiutato ad impiantare in tutta Italia.
Come funziona un orto bioattivo?
«Ho potuto sperimentare che un terreno così composto funzionava in maniera incredibile e ho cominciato a divulgarlo».
L’orto bioattivo è una versione light delle foreste tropicali attualizzata al nostro clima.
Andrea Battiata, agronomo con alle spalle una lunga esperienza professionale sia in Italia che all’estero, per predisporre il suo orto ha studiato i testi di biodinamica, di permacultura e quelli relativi all’orto sinergico.
«Alla fine ho individuato un sistema che risponde ad un’agricoltura organico-rigenerativa che si rifà al biotopo delle foreste del Brasile. Nelle foreste pluviali la temperatura è abbastanza costante tutto l’anno e piove spessissimo, ma la cosa che mi aveva colpito di più era il terreno, molto scuro e caldo, ricco di fermentazioni. Ho studiato a fondo quel modello e alla fine è venuto fuori l’orto bioattivo».
I vantaggi
Gli orti bioattivi sono rialzati da terra come hanno fatto per secoli i monaci cistercensi nelle loro abbazie e tra i risultati più evidenti vi è l’incredibile sapore degli ortaggi prodotti. «Questo perché il cibo bioattivo ha proprietà nutraceutiche. Infatti siamo in collegamento con la facoltà di Medicina di Firenze dove stiamo sviluppando studi che mettono in evidenza quanti più antiossidanti e minerali abbiano i nostri prodotti biologici e bioattivi rispetto a quelli coltivati con l’agricoltura chimica. Ma non solo, i frutti dell’orto bioattivo sono mediamente più ricchi anche di un prodotto coltivato biologicamente».
Il metodo
Non è necessario lavorare la terra, niente aratura, né zappatura: il suolo è naturalmente ricchissimo di organismi la cui attività, in seguito alle lavorazioni del suolo e quindi alla sua ossigenazione, viene alterata. Rigirando il terreno non facciamo altro che interrompere l’azione combinata di essudati radicali, residui organici e attività chimica di batteri, funghi e lombrichi, generando uno squilibrio nutritivo. L’agricoltura tradizionale rimedia a tali carenze applicando fertilizzanti e concimi di sintesi.
L’effetto che si ottiene è solo temporaneo: le piante ne diventano dipendenti, il suolo si impoverisce progressivamente e aumenta la possibilità di sviluppo di patogeni. Inoltre l’agricoltura tradizionale inquina le falde acquifere con la lisciviazione dei nitrati: l’inquinamento da nitrati interessa in prevalenza le falde più superficiali o le falde contenute negli acquiferi alluvionali ed è dovuto prevalentemente a fattori di origine antropica che si verificano quando i processi auto-depurativi del terreno e i vegetali presenti non sono più in grado di smaltire o assorbire il carico dei concimi chimici immessi.
Non si compatta il suolo: per far sì che i micro-ecosistemi presenti nel sottosuolo abbiano la giusta areazione, non bisogna compattare il terreno; in pratica, non va calpestato.
Non si concima: la fertilizzazione avviene tramite copertura organica permanente. Ricreiamo ciò che accade in natura: sotto la stratificazione di foglio del sottobosco la terra è scura e ricca di componente organica.
Si applica un metodo “grow biointensive” cioè una piantagione densa di piante, a diversi stadi di crescita e con diverse caratteristiche. Non se ne estirpano le radici, ma restano nel suolo e si biotriturano i residui lì dove sono. Anche le erbe spontanee hanno la loro utilità: aiutano a mantenere l’umidità del suolo (pacciamatura vivente);
Si copre il terreno con pacciamatura attiva composta da rami di bosco frammentati, triturati. In Francia il sistema è chiamato “BRF, Bois Rameaux Fragmentés”, è un metodo di coltivazione ecologica che permette di risparmiare acqua ed energia. Le ramaglie sminuzzate arricchiscono il suolo di sostanza organica, migliorando la struttura e trattenendo l’acqua.
L’orto non richiede quindi irrigazioni continue.
Il terreno, una volta avviato il metodo, non ha bisogno di lavorazioni costanti per mantenerlo soffice, o di concimi chimici per fertilizzarlo.
Il terreno migliora in breve tempo, in alcuni casi può bastare anche una stagione, mentre dove la fertilità del terreno è maggiormente compromessa, dovremo aspettare un paio di anni. Con il tempo il cippato porterà alla creazione di un buono strato di humus, ricchissimo di vita, di micro e macroorganismi, grazie all’azione dei funghi e ai processi di bio-trasformazione.
In ogni aiuola vengono piantate specie differenti per permettere l’attività sinergica tra le piante. Le piante si associano tra specie per utilizzare nel modo migliore il loro ambiente e adattarvisi (fitosociologia).
Le idee alla base del progetto
"Replichiamo semplicemente quello che la natura fa nei boschi da milioni di anni"
Dall’agricoltura che impoverisce i terreni, a quella che li rigenera
- Terra vulcanica
- Compost di foglie + compost di aghi di pino + bocashi
- Compost di lombrichi
- Concime naturale (da fermentazione di altre piante)
- Micorrize
- Polvere di roccia addizionata ad EM
«La componente minerale degli ortaggi produce reazioni biochimiche nel nostro corpo che sono essenziali per avere una buona salute. E i nostri prodotti hanno più del doppio di minerali rispetto ai prodotti presenti sul mercato».
Hai una terrazza, un balcone, un giardino, un cortile che vuoi convertire in un orto bioattivo produttivo? Ortobioattivo può proporti la soluzione che fa per te tra le configurazioni di orto bioattivo possibili. L’unica cosa che serve è l’accesso all’acqua e una buona esposizione al sole. Al resto ci pensiamo noi!
Contatta Ortobioattivo per una preventivo su misura!